Le cicatrici nel corpo umano sono l’esito di una azione biologica intelligente, sensata, logica dell’organismo che risponde ad un danno del tessuto con soluzione di continuità. Dal punto di vita fisiologico la cicatrizzazione può avvenire per rigenerazione, dove le cellule danneggiate sono sostituite con cellule dello stesso tipo, oppure per sostituzione con tessuto connettivo per esempio.
La classificazione istologica può essere fatta in base alla capacità delle cellule di proliferare :
- cellule labili – attive e proliferano
- cellule stabili – che possono riprendere la proliferazione
- cellule perenni che non sono capaci di proliferare.
- Sono stabili per esempio le cellule di fegato, reni, pancreas.
- Sono cellule perenni i neuroni e le cellule vascolari.
La cicatrizzazione avviene in fasi differenti:
- Fase dell’emostasi
- Fase infiammatoria
- Fase rigenerativa
Queste fasi ovviamente si integrano tra loro.
- Fase emostatica, rappresenta la risposta locale all’emorragia provocata dalla rottura dei vasi, con l’attivazione dei fattori tissutali della coagulazione.
- La fase infiammatoria si attiva per eliminare l’agente microbico, eventuali corpi estranei o cellule necrotiche. In questa fase si attivano quei fattori che sono alla base dei processi proliferativi della terza fase. Avviene vasodilatazione ed essudazione plasmatica con proliferazione dei macrofagi. La fase infiammatoria in realtà pervade fase 1 e fase 3.
- La fase proliferativa è caratterizzata dalla proliferazione celulare delle strutture epiteliali, endoteliali e del connettivo che danno origine a tessuto di granulazione, chiamato così per il suo aspetto granulare.
In ultimo si caratterizza la fase di maturazione della cicatrice, cambia temperatura, colore ed elasticità del tessuto.
Da qui la prima osservazione da fare è cosa può influenzare la guarigione delle ferite?
- Problemi del microcircolo e vascolari
- Patologie locali e sistemiche
- Presenza di impurità
- Intensità del trauma
L’aspetto fondamentale da considerare nella guarigione delle ferite è l’informazione cellulare specifica, senza la quale, nessuna operazione cellulare può avvenire. L’informazione e la collaborazione cellulare rendono altamente precisa l’attivazione del processo riparativo. Le cicatrici possono determinare una alterazione della comunicazione cellulare e la conseguente collaborazione tra di esse.
Dal punto di vista elettromagnetico occorre considerare ciò che avviene nel tessuto colpito per comprendere quali sono le forze in gioco che consentono l’attivazione del processo ripartivo. Oltre alla lesione del tessuto si può instaurare una interruzione (una diminuzione) dei flussi elettromagnetici che consentono l’equilibrio dell’attività cellulare con possibili conseguenze in tutto il sistema. Nel caso il trauma sia importante l’informazione cellulare ne risente causando una risposta immediata del cervello di modulazione che determina un abbassamento della tensione elettrica e una memorizzazione del trauma nell’area cerebrale corrispondente. La capacità del cervello di modulare gli impulsi porta talvolta a fissare ‘il ricordo’ per preservare l’area colpita, che altrimenti potrebbe danneggiarsi. Immaginiamo se dopo una distorsione articolare, per esempio, il corpo mantenesse la stessa forza nei muscoli con legamenti lesionati, ecco che si andrebbe incontro ad un pericolo di instabilità dell’articolazione e un rischio di compromettere l’integrità dei tessuti.
Invece il cervello modula gli impulsi nervosi per diminuire la forza muscolare in modo da preservare il tutto. Questa memoria può rimanere anche dopo la guarigione del tessuto. A livello sintomatico possiamo riscontrare alterata sensibilità della zona, cheloidi, cute densa, o risposta emotiva. Talune persone evitano anche inconsapevolmente il contatto con la cicatrice che evoca immagini ed emozioni che il cervello (vegetativo) ha memorizzato per non rivivere un determinato tipo di trauma.
E’ essenziale ripristinare i flussi energetici, di corrente, in modo che il corpo possa determinare un ripristino del campo magnetico fisiologico e la cancellazione della memoria del trauma. Per attuare ciò ci avvaliamo di test che ci indicano se permane uno squilibrio energetico della parte colpita malgrado la guarigione clinica del tessuto. Sulla base di ciò attuiamo procedure tra cui l’utilizzo di tecniche (cell-reactive-training) e dispositivi (magnetic phi). Attraverso il lavoro sui canali energetici di agopuntura (i meridiani energetici), sulla valutazione dell’emissione di biofotoni, e l’armonizzazione della energia sottile, eterica che sostiene il flusso elettromagnetico, si ottiene con statistica altamente significativa un ripristino della funzione energetica del tessuto colpito e la cancellazione della memoria del trauma.
- TRATTAMENTO CON MAGNETIC PHI
- TRATTAMENTO CON CELL-REACTIVE-TRAINING
- TRATTAMENTO SUL CAMPO ELETTROMAGNETICO CIRCOSCRITTO DEL TESSUTO
- TRATTAMENTO SUI MERIDIANI ENERGETICI